Il consumo di suolo non risolve l’emergenza casa

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Legambiente presenta il dossier ‘Basta case vuote di carta’ contro la costruzione di case insicure, inefficienti e inutili perché spesso inutilizzate

“Basta case vuote di carta”. È il monito lanciato da Legambiente nel nuovo Dossier che fotografa una situazione caratterizzata da un alto consumo di suolo, ma allo stesso tempo dalla mancanza di abitazioni per le fasce deboli e da case insicure, fragili, non coibentate ed energeticamente costose.

Si tratta, denuncia Legambiente, di abitazioni che spesso rimangono vuote e inutilizzate e che sono quindi inutili. L’associazione ambientalista le definisce “case di carta” perché inefficienti ed insicure.

Nel 2014, si legge nel dossier, in larga parte d’Italia ancora non esistono verifiche sugli attestati di prestazione energetica, ormai obbligatori, né viene utilizzato il libretto del fabbricato, con la conseguenza che le famiglie non sanno nulla della sicurezza degli edifici in cui vivono.

Nasce quindi con l’obiettivo di monitorare e difendere il territorio il portale nazionale stopalconsumodisuolo.crowdmap.com, che ha raccolto le segnalazioni, informazioni, foto e video di oltre 100 aree messe in pericolo da piani urbanistici, progetti di grandi infrastrutture e piccole e grandi lottizzazioni.

Per cancellare questi paradossi Legambiente propone inoltre un progetto di riqualificazione complessiva del patrimonio edilizio che affronti in modo unitario il problema del consumo di suolo, la carenza di alloggi e la riqualificazione delle periferie.

Consumo di suolo
Il tasso di consumo di suolo, lamenta Legambiente, è passato dal 2,9% degli anni cinquanta al 7,3%. Dei 22mila chilometri quadrati urbanizzati in Italia, il 30% è occupato da edifici e capannoni, il 28% da strade asfaltate e ferrovie. A detenere il record di città con superfici più cementificate sono Napoli, Milano, Pescara, Torino, Monza, Bergamo, Brescia e Bari.

Al momento ci sono diversi ddl che mirano a contrastare il consumo di suolo, ma che rischiano di tradursi in un nulla di fatto per i tempi di approvazione tra Camera e Senato. Legambiente chiede quindi che il Governo ponga la tutela del territorio tra le sue priorità, orientando l’attività legislativa secondo cinque linee direttrici: obiettivi vincolanti per sensibilizzare Comuni e Regioni, monitoraggio delle trasformazioni dei suoli da affidare a Istat e Ispra, obbligo per i Comuni di realizzare un censimento del patrimonio non utilizzato o dismesso pubblico e privato, semplificazioni per il riuso e recupero del patrimonio esistente, introduzione di un contributo per la trasformazione dei suoli ad usi urbani, da legare a vantaggi fiscali e procedurali per gli interventi dentro la città e di recupero e riqualificazione.

Emergenza casa
In Italia l’emergenza casa esiste nonostante la presenza di 2milioni e 700mila case vuote. Secondo Legambiente il DL Casa varato dal Governo è uno strumento inefficace e sbagliato perché prevede da un lato fondi inadeguati e strumenti troppo complessi di intervento, legati a 9 decreti attuativi, le solite dismissioni di patrimonio pubblico in affitto e le solite case di edilizia sociale in periferia in deroga agli strumenti urbanistici. Al contrario, sostengono gli ambientalisti, si dovrebbe introdurre un finanziamento per il recupero del patrimonio edilizio pubblico in locazione e per la produzione di nuova edilizia in locazione negli ambiti di riqualificazione urbana. In ogni intervento, inoltre, i comuni dovrebbero prevedere una quota di alloggi di edilizia pubblica in affitto e benefici fiscali per le riqualificazioni.

Rigenerazione urbana
Secondo il dossier di Legambiente, 865mila edifici si trovano in aree ad alto rischio sismico, mentre un milione di edifici sono a rischio frane ed alluvioni. Nonostante ciò, gli ambientalisti denunciano che è impossibile realizzare progetti ambiziosi di riqualificazione di aree degradate o dismesse perché continua a risultare più facile e economico costruire palazzi in aree agricole. Allo stesso tempo, nei condomini è difficile realizzare interventi di riqualificazione edilizia e energetica. Si tratta di problemi legati al consumo di suolo e alla mancanza di alloggi, che potrebbero essere risolti concentrando le risorse nelle aree da riqualificare, dove realizzare alloggi sociali e sostenibili.

Fonte [edilportale.com]